Ceramics: Neverending Artworks
Iris Ceramica Group e Antonia Jannone Disegni di Architettura presentano Ceramics: Neverending Artworks, un’esposizione di ventitré opere ceramiche realizzate da dodici artisti e designer che si terrà nel Flagship Store di via Santa Margherita 4 a Milano dal 10 gennaio al 18 febbraio 2022.
Le opere di Aldo Cibic, Alessandro Mendini, Andrea Branzi, Ettore Sottsass, George Sowden, Luigi Serafini, Marco Zanini, Martine Bedin, Matteo Thun, Michele De Lucchi, Nathalie Du Pasquier, Peter Shire, sottolineano la natura eclettica della ceramica, materia viva capace di interpretare bisogni e desideri dell’uomo dall’alba dei tempi.
Spaziando tra arte e design, le opere in mostra raccontano la dimensione estetica, artistica e manifatturiera della ceramica, esaltando la materia di cui sono composte, stravolgendone l’estetica e attribuendo a essa nuovi significati per dare forma a oggetti che diventano metafore di una visione e di un pensiero. Una selezione di lavori che, attraverso accostamenti di pattern e di segni, di colori vibranti e asimmetrie, di decorazioni e forme sinuose, richiama l’attenzione del pubblico richiedendone una partecipazione attiva.
Ceramics: Neverending Artworks presenta autori che hanno sfidato, con spirito audace e dissacrante, la modernità e i suoi diktat di pulizia formale, di “good design”, di puro ed esatto funzionalismo, di bianco, nero e metallo cromato, mettendo in scena la capacità di riscrivere le regole, per creare oggetti unici e fuggire dalla banalità del quotidiano.
Il percorso espositivo incrocia anche molti protagonisti del movimento Memphis, per i quali la vita è anche ironia, l’estetica è anche etica e gli oggetti devono saper parlare un linguaggio che sappia privilegiare la loro dimensione emozionale e sensoriale.
La costante ricerca della bellezza e dell’unicità sono i principi ispiratori di Iris Ceramica Group che, proprio come i designer di cui espone le opere, valorizza le proprietà estetiche e tecniche della ceramica, reingegnerizzandola, senza fermarsi alle consuetudini. Sapendo che è da nuove necessità progettuali che nascono sfide tecniche che portano a possibilità inedite, un tempo nemmeno immaginabili.