Milano: ecco il 'Villaggio Olimpico'
Un po' da Expo, un po' dai nuovi grandi progetti milanesi, un po' da quel mix tra cultura, gastronomia e 'villaggio globale' tanto caro alla comunità meneghina. Il Villaggio Olimpico per Milano - Cortina 2026 è stato svelato: verde sospeso, aree aperte al pubblico e tanta innovazione. Un mega spazio verde al centro. Nel cuore di Milano. È questo il tratto distintivo del masterplan di Porta Romana, l'ex scalo ferroviario su cui sorgerà il villaggio olimpico di Milano-Cortina 2026. Il documento, elaborato dal team OUTCOMIST, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati, è stato presentato nella mattinata di mercoledì 31 marzo.“
Il Masterplan designato oggi vincitore, come previsto dall’Accordo di Programma, è un documento orientativo e non vincolante. Tradotto? Per il progetto definitivo (quello che poi verrà realizzato) bisogna aspettare. Inizialmente il masterplan avrebbe dovuto essere presentato a marzo del 2020 ma a causa della pandemia scatenata dal coronavirus il tutto è slittato di un anno. Le prossime tappe, comunque sono state fisaste: il progetto finale sarà consegnato entro maggio mentre il progetto del villaggio olimpico sarà consegnato entro ottobre. Il termine dei lavori previsto, comunque, non cambia: il villaggio dove alloggeranno gli atleti, secondo quanto riportato in una nota di Coima, sarà ultimato a luglio 2025.
Il masterplan
Parco Romana propone un nuovo modello di integrazione tra natura e città. Da un lato il progetto rigenera uno scalo ferroviario, dall’altro lo sviluppo riunisce residenti, atleti e visitatori in una comunità con una sua specifica identità collegata, attraverso il network di trasporti pubblici, al territorio circostante. Residenze e spazi lavorativi vivono in simbiosi con il paesaggio naturale e le attività all'aperto; la pianificazione integrata del quartiere incentiva gli spostamenti pedonali, creando un‘area car free per la mobilità dolce. Il mix di spazi pubblici e di percorsi accessibili ospita servizi essenziali e commercio di prossimità come parti integranti e vive del progetto.
llustrazione - Il masterplan
Parco Romana è il cuore naturale del progetto, un prato naturale privo di barriere architettoniche che rende fruibile l’ex sito ferroviario all'interno del tessuto urbano circostante creando un nuovo bene pubblico ricco di biodiversità. Una connessione da est a ovest che ispira ulteriori interventi di mitigazione della ferrovia, inclusa una potenziale highline milanese sopra il fascio dei binari per ricreare permeabilità perseguendo l’ambizioso obiettivo di consentire ai residenti e ai visitatori di attraversare l'intera lunghezza dello Scalo, trasformando la caratteristica più ostruttiva dell'ex area industriale in un connettore tra spazi pubblici e privati.
Gli isolati urbani tracciano i bordi delle strade circostanti; i loro perimetri alberati, i piani terra con servizi di vicinato per le comunità, si estendono nelle aree a nord e a sud del sito, creando un polo attrattivo anche per i quartieri adiacenti; al centro delle architetture residenziali, cortili che richiamano la tradizione milanese, creano aree semi-pubbliche all'interno delle quali socializzare, lavorare e rilassarsi.
Il nuovo Distretto Lodi è caratterizzato da una piazza pubblica a più livelli che fa da ponte sui binari attivi per collegare al grande parco Piazza Lodi, la Stazione della Circle Line e gli edifici a uso ufficio previsti nel settore orientale dello Scalo.
All’estremo opposto, nel quadrante sud ovest, il progetto è dedicato all’evento olimpico di Milano 2026. Gli spazi per il Villaggio Atleti sono quanto più possibile semplici e regolari, per consentire la massima funzionalità e la loro conversione in componente residenziale che ne raccolga la legacy al termine delle competizioni. La scelta di posizionare in questo quadrante il villaggio olimpico, condivisa da tutti i finalisti della competizione, è determinata dalla sua funzione temporanea e dalla destinazione residenziale futura che consentirà di mantenere un equilibrio generale del quartiere.
Un sistema integrato collega il quartiere residenziale preesistente a nord con i distretti culturale, tecnologico e agricolo a sud. Parco Romana integra un approccio progettuale basato sulla programmazione temporale e una valutazione continua del ciclo di vita. Un’infrastruttura basata sui dati e su strumenti parametrici ottimizza la distribuzione dell'uso del suolo e delle risorse, disegnando anche nuove forme di coinvolgimento degli utenti e supportando la sostenibilità economica. Il Digital Twin del masterplan (un modello digitale dello sviluppo fisico) ottimizza fattori economici, sociali, culturali e ambientali durante tutto il ciclo di vita del progetto.
Chi svilupperà il progetto
COIMA SGR, Covivio e Prada Holding si sono aggiudicate, tramite la partecipazione al bando di gara lanciato dal Gruppo FS Italiane a gennaio 2020, lo Scalo di Porta Romana (area che si estende per una superficie di circa 190.000 mq, oltre alla residua porzione di 26.000 mq delle Ferrovie) per 180 milioni di euro. Lo sviluppo prevede un grande parco, che si estenderà per circa 100.000 mq, attorno al quale sorgeranno residenze, uffici, social housing, student housing e servizi, interconnessi a tutta l’area metropolitana tramite le stazioni della ferrovia e della metropolitana. All’interno dello Scalo verrà realizzato il Villaggio Olimpico dei Giochi Invernali 2026 che al termine delle competizioni sarà trasformato in student housing con circa 1.000 posti letto da parte di COIMA, che svilupperà anche la componente residenziale libera e agevolata; Covivio svilupperà funzioni a uso ufficio e servizi; Prada Holding, interessata soprattutto alla qualità del parco, realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici per estendere le sue attività già presenti nell’area.